La sentenza della CEDU non fa altro che ribadire quello che già era stato affermato dai giudici locali, sottolineando che il Vaticano gode di immunità diplomatica e viene reputato come un ente sovrano straniero, con gli stessi doveri ma anche diritti di uno Stato.
La Corte europea dei Diritti dell’uomo è un organo giurisdizionale internazionale istituito per tutelare i diritti dell’uomo e le sue libertà fondamentali. Sebbene risieda a Strasburgo e venga riconosciuto dagli stati membri dell’Unione Europa, non bisogna dimenticare che di fatto non centra nulla con il Consiglio d’Europa.
Questa sentenza arriva pochi giorni dopo la pubblicazione da parte della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa (Ciase) del rapporto sulla pedofilia in ambito ecclesiastico francese. In più di 2.500 pagine di rapporto viene spiegato che negli ultimi settant’anni, dal 1950 ad oggi, sarebbero più di 330 mila i minori che avrebbero subito violenze sessuali da parte di preti e religiosi. Numero che, come affermato dal presidente della Ciase Jean-Marc Sauvé, è certamente una “stima al ribasso”.
Dopo la pubblicazione del rapporto della Ciase, lo stesso Papa Francesco è intervenuto esprimendo tutta la sua tristezza, il suo dolore e la sua vicinanza alle vittime e dichiarando che per la Chiesa “questo è il momento della vergogna”.
Questa provvedimento giurisdizionale della Corte europea dei Diritti dell’uomo ribadisce solamente che il Vaticano come entità – in quanto stato – non può rispondere dei crimini dei singoli, proprio come l’Italia non risponde dei crimini dei singoli cittadini italiani. Tuttavia, non ha stabilito alcuna immunità per i suddetti preti accusati di pedofilia che dovranno rispondere singolarmente delle proprie azioni affinchè i minori, la stessa categoria di persone che noi di Protection4kids cerchiamo di sostenere e aiutare concretamente tutti i giorni, vengano tutelati e ricevano giustizia.