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Normative

Cosa facciamo nel caso in cui ci pervenga una segnalazione legata ai fenomeni di tratta e/o pornografia minorile?

Indichiamo al soggetto segnalante, attraverso il nostro ufficio legale, la via istituzionale più corretta per rendere effettiva la segnalazione (quindi, ad esempio, segnalazione nell’apposito sito internet della Polizia Postale).
Se il soggetto segnalante non dovesse essere in grado di svolgere autonomamente la segnalazione, l’attività di Protection4Kids si sostanzia nell’affiancamento (telematico, telefonico o personale), al fine di indirizzarlo correttamente verso il giusto canale istituzionale, confezionando anche, nel caso lo richiedesse, un’apposita denuncia formale nei confronti del responsabile.

E se il soggetto segnalante volesse segnalare pur garantendosi l’anonimato?

Il ruolo di Protection4Kids si sostanzia in un’attività di intermediazione volta all’accoglimento della richiesta del soggetto e all’attivazione del dipartimento legale interno per porre in essere un atto di denuncia formale che verrà consegnato alle autorità competenti.
Occorre, tuttavia, una specificazione, che ci accingiamo a specificare in questa sede, in modo che al soggetto richiedente sia chiaro sin dal principio:
  • Per i reati perseguibili d’ufficio (ad esempio art. 612-ter c.p. – Diffusione illecita di pornografia minorile) l’atto di denuncia potrà essere formulato direttamente da Protection4Kids ex art. 333 c.p. – Denuncia da parte dei privati – secondo il quale ogni persona che ha notizia di un reato perseguibile d’ufficio può farne denuncia. Per porre in essere questo tipo di attività l’atto dovrà contenere in primo luogo l’esposizione degli elementi essenziali del fatto e, per quanto possibile il giorno dell’acquisizione della notizia, le eventuali fonti di prova e le generalità del presunto autore del fatto.
  • Per i reati percepibili a querela (ad es. art. 612-ter c.p. – Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, c.d. revenge porn – e art. 609-bis c.p. violenza sessuale) è necessario l’atto di querela con il quale la persona offesa manifesta personalmente (o se minore di 14 anni mediante un genitore ai sensi dell’art. 120, comma 2 c.p.) la volontà che si proceda in ordine a un fatto previsto dalla legge come reato.

Cosa facciamo nel caso in cui ci pervenga una segnalazione legata a fenomeni di cyberbullismo o revenge porn?

Dal punto di vista empirico, operiamo attraverso l’intervento di ReputationUp (società fondatrice), che in forza del suo oggetto sociale, è pienamente titolata a svolgere l’attività di eliminazione di immagini, video e link lesivi al fine di tutelare e sostanziare i diritti riconosciuti dal Codice della Privacy nonché il “diritto all’oblio”.
Tale attività viene svolta attraverso la stipula di un contratto gratuito tra il soggetto richiedente (minore rappresentato dal genitore) e ReputationUp, la quale si attiverà tempestivamente – secondo quanto disposto dal Codice della Privacy D.lgs 196/2003 come modificato dalla normativa GDPR D.lgs. 101/2018 – per l’eliminazione dei contenuti lesivi sostanziando il suddetto diritto all’oblio del minorenne.
Dal punto di vista giuridico, Protection4Kids attiverà il dipartimento legale interno al fine di accompagnare il soggetto leso verso una piena realizzazione della giustizia. Si rende necessaria una precisazione sulla scorta della diversa natura che, i reati commessi per mezzo della rete, possono assumere in rerum natura:
  • Nel caso in cui sia stato commesso Revenge Porn, il delitto è punito a querela della persona offesa, la quale dovrà presentare tale atto entro il termine perentorio di 6 mesi, tranne che nei casi di cui al questo comma dell’art. 612 ter c.p. (quando il reato è commesso in confronti di una persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza) in cui rimane possibile procedere d’ufficio. Solo in questi due ultimi casi Protection4Kids potrà dunque presentare direttamente denuncia all’Autorità nel caso in cui il soggetto volgi rimanere anonimo.
  • Nel caso i cui sia stato commesso Cyberbullismo (612-bis stalking, 595 diffamazione, 612 minaccia del codice penale; e art. 167 Trattamento illecito di dati personali del Codice della Privacy), l’art. 2 della legge n. 71 del 29 maggio 2017, consente a ciascun minore ultraquattordicenne, nonché ciascun genitore o soggetto esercente responsabilità del minore, di inoltrare un’istanza perl’oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi altro dato personale del minore diffuso nella rete internet. Qualora, entro le ventiquattro ore successive il soggetto responsabile non abbia cominciato di avere assunto l’incarico di provvedere all’oscuramento, la rimozione o il blocco richiesto, ed entro le quarantotto ore non vi abbia provveduto, l’interessato può rivolgere analoga richiesta al Garante per la protezione dei dati personali. Protection4Kids potrà coadiuvare il minore, con il consenso del genitore, a predisporre la richiesta al gestore del sito in questione di rimozione dei dati del minore e, in caso di inadempimento, rivolgersi al Garante Privacy. In presenza di tali condotte criminose, ma solo per i reati perseguibili d’ufficio, Protection4Kids potrà proporre denuncia, qualora il minore volesse rimanere anonimo (quindi solamente in caso di stalking), negli altri casi sopracitati sarà necessaria la querela del richiedente.

Scommezoid Esplora l’Implementazione del Sistema SPID nelle Scommesse

L’introduzione del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) nel settore delle scommesse online rappresenta una rivoluzione significativa nel panorama del gioco digitale italiano. Questa innovazione tecnologica, sviluppata dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), sta trasformando radicalmente le modalità di accesso e verifica dell’identità per gli utenti delle piattaforme di betting, garantendo maggiore sicurezza, trasparenza e conformità normativa.

Evoluzione Storica e Contesto Normativo del SPID

Il Sistema Pubblico di Identità Digitale è stato introdotto ufficialmente in Italia nel 2016 come parte del piano di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Inizialmente concepito per semplificare l’accesso ai servizi pubblici online, SPID ha gradualmente esteso la sua applicazione al settore privato, includendo banche, assicurazioni e, più recentemente, operatori di gioco e scommesse online.

La normativa italiana sul gioco d’azzardo online, regolamentata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ha sempre posto particolare enfasi sulla verifica dell’identità degli utenti per prevenire il gioco minorile, il riciclaggio di denaro e garantire il gioco responsabile. L’implementazione di SPID nelle piattaforme di scommesse risponde perfettamente a queste esigenze normative, offrendo un sistema di autenticazione robusto e certificato a livello governativo.

Il decreto legislativo 87/2018 ha stabilito i requisiti tecnici per l’integrazione di SPID nei servizi privati, mentre successive circolari dell’ADM hanno specificato le modalità di implementazione per gli operatori del gioco online. Questo quadro normativo ha creato le basi per una trasformazione digitale che sta ridefinendo gli standard di sicurezza del settore.

Architettura Tecnica e Processo di Implementazione

L’implementazione di SPID nelle piattaforme di scommesse richiede un’architettura tecnica sofisticata basata su protocolli di sicurezza avanzati. Il sistema utilizza il protocollo SAML 2.0 (Security Assertion Markup Language) per gestire l’autenticazione e l’autorizzazione degli utenti, garantendo la massima sicurezza nella trasmissione dei dati identificativi.

Gli operatori di scommesse devono integrare nei loro sistemi informatici specifici endpoint per la comunicazione con i provider SPID autorizzati, come Poste Italiane, Infocert, Tim ID e altri identity provider certificati. Questo processo richiede modifiche sostanziali all’infrastruttura esistente e l’implementazione di nuovi protocolli di sicurezza.

L’analisi dettagliata delle piattaforme che hanno adottato questa tecnologia, come quella disponibile su https://scommezoid.com/siti-scommesse-spid/, evidenzia come l’implementazione vari significativamente tra diversi operatori, con approcci che spaziano dall’integrazione completa all’adozione graduale del sistema.

Il processo di autenticazione SPID prevede tre livelli di sicurezza: il primo livello richiede username e password, il secondo aggiunge un codice OTP (One Time Password), mentre il terzo implementa certificati digitali o dispositivi di firma. Per il settore delle scommesse, generalmente viene utilizzato il secondo livello, che offre un equilibrio ottimale tra sicurezza e usabilità.

Vantaggi e Impatti per Operatori e Utenti

L’adozione di SPID nelle piattaforme di scommesse genera benefici significativi per tutti gli stakeholder coinvolti. Per gli operatori, il sistema riduce drasticamente i costi e i tempi associati ai processi di verifica dell’identità, eliminando la necessità di procedure manuali di controllo dei documenti. La standardizzazione del processo di autenticazione consente inoltre una maggiore efficienza operativa e una riduzione dei rischi di frode.

Dal punto di vista degli utenti, SPID offre un’esperienza di registrazione semplificata e immediata. Non è più necessario attendere giorni per la verifica dei documenti inviati via email o posta, poiché l’identità digitale è già stata verificata dal provider SPID durante il processo di rilascio delle credenziali. Questo aspetto migliora significativamente l’user experience e riduce i tassi di abbandono durante la fase di registrazione.

La sicurezza rappresenta un altro vantaggio cruciale: SPID utilizza standard crittografici avanzati e protocolli di sicurezza certificati a livello europeo, garantendo la protezione dei dati personali e riducendo i rischi di furto d’identità. Il sistema implementa inoltre meccanismi di tracciabilità che permettono di monitorare tutti gli accessi e le operazioni effettuate.

Per le autorità di regolamentazione, SPID facilita il controllo e la supervisione del settore, fornendo strumenti più efficaci per il monitoraggio delle attività di gioco e la prevenzione di comportamenti illeciti. La standardizzazione dei processi di identificazione semplifica anche le attività di audit e controllo da parte dell’ADM.

Sfide Tecniche e Prospettive Future

Nonostante i numerosi vantaggi, l’implementazione di SPID nelle scommesse online presenta alcune sfide tecniche significative. La principale riguarda l’integrazione con i sistemi legacy esistenti, spesso caratterizzati da architetture complesse sviluppate nel corso di anni. Molti operatori devono affrontare costi considerevoli per l’adeguamento tecnologico e la formazione del personale tecnico.

Un’altra sfida è rappresentata dalla gestione dei picchi di traffico durante eventi sportivi importanti, quando migliaia di utenti accedono simultaneamente alle piattaforme. I sistemi SPID devono essere dimensionati per gestire questi carichi di lavoro senza compromettere le prestazioni o la sicurezza.

La questione della privacy e della protezione dei dati personali richiede particolare attenzione, specialmente alla luce del GDPR europeo. Gli operatori devono implementare meccanismi robusti per la gestione del consenso e la minimizzazione dei dati trattati, bilanciando le esigenze normative con la user experience.

Le prospettive future indicano un’evoluzione verso sistemi ancora più sofisticati, con l’integrazione di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale per il riconoscimento comportamentale e la blockchain per la tracciabilità delle transazioni. L’Unione Europea sta inoltre sviluppando l’European Digital Identity Wallet, che potrebbe rappresentare il futuro dell’identità digitale a livello continentale.

Si prevede che entro il 2025 la maggior parte degli operatori di scommesse online in Italia avrà completato l’integrazione con SPID, rendendo questo sistema lo standard de facto per l’accesso alle piattaforme di betting. Questa transizione contribuirà a consolidare l’Italia come leader europeo nell’innovazione del settore del gioco online regolamentato.

L’implementazione di SPID nelle scommesse online rappresenta un passo fondamentale verso la digitalizzazione completa del settore, offrendo maggiore sicurezza, efficienza e trasparenza. Questa evoluzione tecnologica non solo migliora l’esperienza utente, ma contribuisce anche a rafforzare la fiducia nel gioco online regolamentato, ponendo le basi per uno sviluppo sostenibile e responsabile del mercato italiano delle scommesse digitali.