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Ucraina e solidarietà

Lo scoppio della guerra

24 febbraio 2022: le truppe russe iniziano il loro piano di invasione dell’Ucraina, la loro ‘operazione speciale’ come vuole venga definita la guerra il presidente russo, Vladimir Putin.
Il presidente americano Joe Biden aveva già da tempo iniziato ad avvertire i capi di stato dei paesi più importanti del pericolo di un’invasione russa, e possiamo dire che si merita il diritto di poter dire: ‘ve l’avevo detto!’.

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Operazione militare speciale

La guerra, perché di questo si tratta, non di una semplice operazione militare “speciale”, è stata riportata da tutte le testate giornalistiche del mondo, ma non solo. Abbiamo visto i TikTok toccanti di giovani ucraini che mostrano le loro città distrutte dalla guerra e ascoltato le registrazioni dei bombardamenti stessi.
Il presidente Zelensky ha instancabilmente dato una serie di interviste ai giornali Occidentali più influenti, come l’Economist, il Guardian, il New York Times, così da da mantenere l’attenzione dei grandi del mondo su questa guerra e mostrarne la gravità, non solo per la popolazione ucraina, ma per il mondo intero.

La corsa alla solidarietà

Dall’inizio della guerra, le persone di tutto il mondo si sono sentite – coinvolte. Davanti alle scioccanti immagini della guerra, moltissime persone hanno contribuito ad aiutare la popolazione ucraina con grandi donazioni, soprattutto in aiuto dei profughi in fuga dal paese; cibo, medicinali e abbigliamento sono stati inviate nelle zone più colpite dalla guerra; case in ogni parte del mondo hanno aperto le loro porte per ospitare famiglie ucraine, soprattutto donne e bambini, scappate dalla propria casa Tale dimostrazione di solidarietà da parte di normali cittadini è senz’altro lodevole.

Questo ci ricorda quando, nell’agosto 2021, i talebani sono entrati a Kabul e hanno ristabilito il loro regime in Afghanistan. Con la fuga delle truppe americane, le conseguenze furono strazianti. 

I nostri occhi erano puntati soprattutto sulle circostanze oppressive in cui le ragazze e le donne afghane rischiavano di dover tornare a vivere (come poi è realmente accaduto purtroppo). È giusto dire però che solo dopo un mese le notizie si sono fatte sempre più rare fin quasi a scomparire dai maggiori canali di informazione, e fatta eccezione per i media più focalizzati sulle notizie che riguardano il Medio Oriente, come Al-Jazeera, la maggior parte dei media ha progressivamente spostato la propria attenzione ad altre notizie.

Le parole di Guterres

Il 25 aprile scorso il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha definita la guerra come “un’epica crisi umanitaria sull’orlo di una catastrofe dello sviluppo” e le Nazioni Unite hanno invitato gli Stati membri a riesaminare le misure unilaterali adottate e a rimuovere tutti gli ostacoli ala fornitura degli aiuti umanitari necessari.

Il ruolo dei media

Ciò significa che, anche se i media occidentali non riportano la questione come fecero quando i talebani si ripreseroa Kabul, la situazione è progressivamente peggiorata. Accadrà la stessa cosa con la guerra in Ucraina quando i media volgeranno il loro sguardo altrove?

È difficile immaginare che, finché continuerà la situazione di emergenza , i media smetteranno di occuparsi della questione. Come abbiamo detto, il presidente Zelensky è irremovibile nel voler far riportare la guerra e fa molto affidamento sull’informazione, soprattutto perché in Russia le notizie sono rigorosamente censurate e la verità viene nascosta e la narrativa distorta. Anche questa è una guerra in cui uno dei due attori è una superpotenza con accesso ad armi nucleari. Inoltre, la politica relativa al petrolio coinvolge e interessa il mondo intero.

Il lavoro di Protection4kids

La solidarietà che abbiamo visto anche nella nostra comunità farebbe pensare diversamente.
Solo dalla nostra organizzazione sono state inviate 100 tonnellate di vestiti e merci nelle zone dell’Ucraina colpite dalla guerra. Molte persone hanno aperto le loro case alle famiglie di profughi ucraini, offrendo cibo e riparo per un periodo di tempo indefinito.

Queste manifestazioni di solidarietà sono una luce di speranza per noi di Protection4kids. Ci fa sperare che grazie al coinvolgimento, all’empatia e alla compassione dei singoli cittadini, si possaaffrontare l’ingiustizia e aiutare coloro che si trovano in una situazione difficile, ben peggiore della nostra, offrendo sicurezza e fratellanza -.